Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile

CENTRO RICERCHE BRASIMONE

Storia del Centro

Il Centro nasce negli anni ’60 come centro del CNEN (Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare) con l’obiettivo di insediarvi il reattore sperimentale denominato PRO (Progetto Reattore Organico), progetto in seguito abbandonato.

All’inizio degli anni ’70 fu lanciato, insieme alla Francia, il Programma Reattori Veloci e l’area del Brasimone venne scelta quale sito in cui realizzare un reattore sperimentale per condurre prove sugli elementi di combustibile (PEC).

Dal ’72 furono realizzate grandi opere infrastrutturali e costruiti gli edifici per i servizi di supporto, oltre a quattro grandi hall tecnologiche (ESPRESSO, ISI, CPC-1, RSA) che contenevano impianti sperimentali per prove su componenti e materiali del PEC; questi impianti erano dotati di laboratori specialistici di appoggio che spaziavano dalla chimica alla meccanica, dall’elettrostrumentale alla diagnostica.

Nel 1985 il Centro impegnava circa 240 dipendenti dell'ENEA (che aveva sostituito il CNEN nel 1982), mentre le attività di costruzione impegnavano un indotto di oltre mille addetti di ditte esterne.

In seguito all'incidente di Chernobyl (1986) e al referendum sul nucleare (1987) iniziò un processo di riconversione delle risorse, umane e strutturali, che si concluse nel 1990 orientando le attività del Centro prevalentemente verso la tecnologia della fusione termonucleare controllata e della fissione di quarta generazione in seguito; ciò ha permesso di realizzare ulteriori investimenti che hanno profondamente modificato il tessuto del Centro e le sue capacità operative, dotandolo di ulteriori infrastrutture, impianti e laboratori per ricerche tecnologiche che costituiscono, ancora oggi, un valido patrimonio non solo per l'Ente.

Nel 2009 l’Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente (ENEA) viene soppresso e nasce l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), finalizzata “alla ricerca e all’innovazione tecnologica nonché alla prestazione di servizi avanzati nei settori dell’energia, con particolare riguardo al settore nucleare e dello sviluppo economico sostenibile”. Con queste nuove finalità, presso il Centro, vengono ora condotte attività sperimentali per lo sviluppo ingegneristico e tecnologico verso gli obiettivi del “nucleare del futuro”.

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